Rischio coronavirus a lavoro – Facciamo chiarezza

Cosa sono i Coronavirus?

I coronavirus sono virus a RNA che, nell’essere umano, causano per lo più infezioni respiratorie lievi e limitate alle vie aeree superiori (tratto naso-faringeo, seni paranasali e gola), e solo in rare circostanze infezioni respiratorie gravi ed estese alle vie aeree inferiori (bronchi e polmoni).
Assieme ai rhinovirus, ai virus influenzali e ai virus parainfluenzali, i coronavirus rientrano tra i principali agenti scatenanti il raffreddore.

 

Come si trasmettono i Coronavirus?

La trasmissione dei coronavirus nella popolazione umana (cioè tra persona e persona) avviene principalmente in due modi:

  • Attraverso l’inalazione delle goccioline volatili emesse dagli individui contagiati dal virus, quando parlano, starnutiscono, tossiscono o respirano.
    Questa modalità di trasmissione è la più comune e quella che causa il maggior numero di infezioni.
  • Attraverso il contatto fisico con mani, superfici, cibi od oggetti contaminati.
    Per esempio, può risultare determinante: toccare pulsanti, telefoni, maniglie o servizi igienici oppure condividere stoviglie, posate ecc.

 

Come si manifestano i Coronavirus?

Nella maggior parte dei casi, le infezioni da coronavirus inducono i sintomi classici osservati in occasione delle più comuni infezioni alle vie respiratorie, ossia:

  • Naso chiuso e naso che cola;
  • Tosse;
  • Mal di gola;
  • Febbre tra i 38°C e i 39°C;
  • Infiammazione delle mucose nasali, della gola e dei bronchi;
  • Cefalea;
  • Perdita di appetito;
  • Senso di malessere generale.

 

Coronavirus sicurezza sul lavoro: cosa fare?

Ricordiamo che obbligo del datore di lavoro è valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza sul lavoro, anche quelli derivanti da eventi occasionali, come ad esempio quello relativo al contagio del Coronavirus. Vediamo alcune buone regole:

  • Igiene del personale e del luogo di lavoro, con limitazione della contrazione di lavoratori in spazi ristretti
  • Vietare categoricamente le trasferte di lavoro in zone esposte all’epidemia, incentivando forme di lavoro come lo smart working. 
  • Mettere a dissezione gel batterici e aumentare la pulizia degli spazi comuni

 

I lavoratori devono indossare una maschera?

Anche sull’uso dei DPI si sta creando moltissima confusione. Vale sempre la pena ricordare che la maschera più indicata per proteggersi dai virus non è quella antipolvere (che lascerebbe passare il virus), ma quelle di classe FFP2 e FFP3. Far indossare la maschera a tutti i lavoratori in uno stabilimento sarebbe inutile, costoso ed avrebbe poco senso.

  • Le maschere FFP3 vanno indossate in maniera impeccabile (la presenza di barba e baffi determinerebbero un non perfetto adattamento ai contorni del viso)
  • L’uso corretto prevede il lavaggio delle mani prima e dopo la rimozione di un respiratore
  • Lo stati,ento dovrebbe avvenire in maniera precisa e rigorosa
  • Le mascherine vanno utilizzate principalmente dai soggetti infetti, che con i loro starnuti e saliva potrebbero infettare i soggetti sani
  • Le regole di protezione valgono principalmente per i soggetti sanitari che sono potenzialmente a rischio dato il grande numero di persone con cui entrano in contatto

Cosa possono e devono fare i lavoratori?

Rispettare le regole aziendali permette già di evitare il rischio coronavirs sicurezza sul lavoro, ovviamente le buone prassi dovranno anche comprendere:

  • Lavaggio frequente della mani
  • Coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce
  • Evitare contatti tra le mani e occhi, naso o bocca

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