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COME DIVENTARE RSPP

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

 

Collaborare alla gestione della prevenzione aziendale in materia di sicurezza sul lavoro attraverso una corretta valutazione dei fattori di rischio e l’adozione di adeguate misure per tutelare la salute dei lavoratori. E’ l’attività principale del RSPP, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, una figura di raccordo tra datore di lavoro e dipendenti in materia di sicurezza, il cui ruolo è descritto in maniera dettagliata nel decreto legislativo n.81 del 9 aprile 2008 – Testo Unico sulla sicurezza.

Nella norma si specifica che il RSPP viene nominato dal datore di lavoro, può essere un esperto interno o un professionista esterno all’azienda, che partecipa all’elaborazione di un piano di sicurezza attraverso la raccolta delle istanze dei lavoratori e quelle del datore di lavoro e promuovendo anche l’adozione di un programma di formazione e informazione per tutti i dipendenti. Il frutto del suo lavoro si concretizza poi nella partecipazione alla redazione del Documento di valutazione dei rischi, elaborato in collaborazione con il datore di lavoro, il medico competente e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che illustra i rischi, e le relative contromisure, per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Per diventare RSPP è necessario come requisito un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e un attestato di frequenza a specifici corsi di formazione su prevenzione dei rischi, gestione delle attività tecnico amministrative, comunicazione in azienda e relazioni sindacali.

Istat: in Italia si consolida la crescita economica Segnali positivi anche sul mercato del lavoro. Migliora fiducia

“In Italia si consolida la crescita economica con segnali positivi diffusi a livello settoriale e sul mercato del lavoro”. Lo rileva l’Istat nella nota mensile. “Migliora la fiducia dei consumatori e, in parte, quella delle imprese. L’indicatore anticipatore mantiene un orientamento positivo”.

“L’andamento favorevole sul mercato del lavoro è atteso proseguire nel breve periodo”, rileva ancora l’Istat nella nota mensile, facendo il punto sugli ultimi tre mesi. “Nel secondo trimestre sono aumentati gli occupati dipendenti (+0,9%), sia permanenti (0,3%, +42 mila) sia, in misura maggiore, a termine (+4,3%, +109 mila) mentre – spiega – è proseguita la consistente riduzione degli occupati indipendenti (-1,6%, -87 mila unità)”.