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COMUNICAZIONE UFFICIALE A TUTTI GLI ASSOCIATI

Il sottoscritto Francesco Nito, Presidente di Associazione Secur Italia :

Diffida con la presente ,dai contatti telefonici intercorsi tra i nostri associati e “presunti“ consulenti di Sicurezza sul Lavoro, aventi omonimia con la nostra Associazione… telefonate avente scopo di proporre un controllo documentale di verifica sulla correttezza degli adempimenti previsti dalle normative vigenti .

Tutto cio’ ,evidenzia,oltre la mancanza di professionalità di chi ha contattato le aziende e i professionisti associati, la mancanza della trasmissione della cultura della sicurezza …cultura fondata sul rapporto tra gli associati e l’Associazione ,che va ben oltre il contatto superficiale telefonico ma si consolida nella fiducia e nell’esperienza maturata ,oltre che sulle capacità professionali della materia trattata.

Il sottoscritto , in nome e per conto dello staff dell’Associazione Secur Italia ,ringrazia vivamente Voi tutti per la STIMA confermata… stima ,che tutti hanno dimostrato nel contattarci per quanto accaduto.

 

 

LUOGHI DI LAVORO: SICUREZZA NEGLI EDIFICI

 LA SICUREZZA DI PORTE E SCALE

PORTE

Le porte in vetro rendono certamente gli ambienti luminosi e accoglienti. Tuttavia, accade spesso che non ci si renda conto della loro presenza. Le conseguenze possono essere molto dolorose: evidenziate le porte di vetro con fasce, strisce, simboli o bande trasversali. Per le porte ad azionamento manuale, inoltre, fate attenzione alle maniglie piegate a gomito per evitare uno schiacciamento della mano.

Utilizzate solo porte e cancelli automatici conformi alle norme di sicurezza vigenti.

 

 

 

 

SCALE

Le cadute dalle scale sono particolarmente pericolose. Per questo le scale devono essere obbligatoriamente dotate di corrimano, che assicurano sostegno in caso di inciampo.

A seconda di materiale, colore e illuminazione, i gradini possono essere poco visibili e provocare passi falsi. Evidenziate i bordi dei gradini per aumentarne la visibilità.

 

Utilizzate inoltre rivestimenti e profili antiscivolo per garantire un sostegno adeguato; ciò è particolarmente importante per le scale delle zone d’ingresso, dove umidità e sporcizia aumentano parecchio il rischio di scivolare.

 

LA SICUREZZA DEI PAVIMENTI E LA PULIZIA

PAVIMENTI

Per quanto riguarda i pavimenti, fate attenzione a dislivelli e rivestimenti. I dislivelli rappresentano uno dei classici pericoli di inciampo: soglie, pianerottoli o difetti di planarità dovrebbero essere evitati, ove possibile. Lo stesso vale per le aperture a pavimento e le canaline dei cavi aperte. Laddove i dislivelli non possono essere evitati, devono essere chiaramente evidenziati.

Grazie ai rivestimenti antiscivolo, contribuite a garantire anche maggiore sostegno e sicurezza.

 

PULIZIA

Pioggia, neve, ghiaccio, foglie e sporcizia costituiscono un rischio di scivolamento. Gli ingressi degli edifici devono essere sempre ben puliti e controllati per evitare scivolamenti. Sia all’esterno che all’interno!

Con l’uso di un tappeto antisporco, potete anche evitare che umidità e sporcizia penetrino all’interno dell’edificio e aumentino il rischio di scivolare.

Non pulite i pavimenti nelle ore di punta e puliteli solo per settori, evidenziando le zone bagnate o delimitandole.

 

LE VIE DI FUGA

In caso di emergenza – per esempio un incendio – la sopravvivenza di tutto il personale presente nell’edificio dipende dalla rapidità e dalla sicurezza con cui si può fuggire dall’edificio.

Rendete ben visibili le vie di fuga con luci di emergenza e segnali luminescenti.

 

E tenete sempre le vie di circolazione, specialmente le vie di fuga, sgombre da qualsiasi ostacolo!

 

Alle uscite di emergenza, evitate rigorosamente di utilizzare armadietti per chiavi poiché, nella fretta, possono non essere visti e, in condizioni di scarsa illuminazione, diventare autentiche trappole.

 

Attrezzate, invece, le uscite di emergenza con dispositivi di sblocco antipanico, che permettono appunto di sbloccare e aprire le porte con una semplice pressione, consentendo l’uscita verso l’esterno in pochi secondi.

MANEGGIARE L’ ELETTRICITA’ IN SICUREZZA

Si richiede prudenza nel maneggiare apparecchi elettronici e elementi sotto tensione. Controllate regolarmente connettore e cavo. Fate immediatamente riparare impianti difettosi da uno specialista e disattivate la fonte di energia durante i lavori di riparazione.

 

La mancanza di un adeguato isolamento in cavi, connettori e prese di corrente può provocare pericolose scosse elettriche.

 

Garantite inoltre la sicurezza nelle aree esterne e nei bagni tramite l’installazione di interruttori differenziali.

 

 

 

 

Obblighi da rispettare per Fisioterapisti

Sicurezza sul lavoro per fisioterapisti

Gli obblighi da rispettare in uno studio di fisioterapisti con almeno un dipendente (con contratto di qualsiasi tipo, con o senza retribuzione), o con uno o più soci lavoranti, sono:

  • DVR  rischi generali + rischi specifici.
  • Valutazione del rischio gravidanza e minori.

Rischi specifici che in genere si devono valutare:

  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHI DERIVANTE DA MOVIMENTI RIPETITIVI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO POSTURA E MMC
  • STESURA PROCEDURA PER UTILIZZO ATTREZZATURE
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON

N.B. i rischi specifici variano in base alla tipologia idraulico, alla struttura dei locali e ai macchinari presenti, nonchè alle sostanze utilizzate o prodotte. Per questo i rischi sopraindicati sono generali e non specifici per la propria attività.

PER CONOSCERE I RISCHI SPECIFICI DI OGNI ATTIVITÀ È UTILE EFFETTUARE UN SOPRALLUOGO, RICHIEDILO GRATUITAMENTE SU: INFO@SECURITALIA.NET OPPURE SU WHATSAPP 349 1599353

  • E’ necessario inoltre elaborare il PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE, documento che prevede obbligatoriamente anche la formazione degli addetti sia al primo soccorso che all’antincendio;

COSI COME PREVISTO DALL’ART.36 E 37 DEL DLGS 81/08 E ACCORDO STATO REGIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 È NECESSARIO CHE IL DATORE DI LAVORO E I LAVORATORI SVOLGANO DEI CORSI DI FORMAZIONE DI NATURA GENERALE E SPECIFICA PER MACROSETTORE DI APPARTENENZA

  • CORSO DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA A TUTTI I LAVORATORI E SOCI LAVORANTI DI 16h (rischio alto)
  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO 8h (rischio medio) ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 12h ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • CORSO DI FORMAZIONE DI RSPP/DATORE DI LAVORO oppure  NOMINA RSPP ESTERNO;
  • CORSO DI FORMAZIONE COME RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI con elezione svolta tra tutti i lavoratori (la nomina deve essere comunicata all’INAIL).;
  • SORVEGLIANZA SANITARIA mediante nomina del medico competente, protocollo sanitario redatto dal medico in virtù dei rischi scaturiti nel Documento di Valutazione e consequenziali esami previsti con registro di idoneità alla mansione da svolgere;

Altri documenti da avere e conservare in azienda: dichiarazione conformità impianto elettrico, libretti d’uso e manutenzione dei macchinari utilizzati, verbali consegna DPI,  registro antincendio, verbali effettuazione informazione lavoratori.

Inoltre assicurarsi di avere:

  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO(grande o piccola in base al numero di addetti presenti)
  • ESTINTORI(numero varia in base alla grandezza dei locali)
  •  

    PER CONOSCERE I RISCHI SPECIFICI DI OGNI ATTIVITÀ È UTILE EFFETTUARE UN SOPRALLUOGO, RICHIEDILO GRATUITAMENTE SU: INFO@SECURITALIA.NET OPPURE SU WHATSAPP 349 1599353

     

Sei in regola con tutti gli obblighi di legge? SCOPRILO CON NOI.

PREVENTIVI PERSONALIZZATI SICUREZZA SUL LAVORO E IGIENE ALIMENTARE

Richiedi un preventivo gratuito

L’Associazione Secur Italia offre una serie di servizi dedicati alle aziende per l’espletamento degli adempimenti legati alla sicurezza sul lavoro e al sistema HACCP. Mettiamo a disposizione uno staff competente e preparato che può offrire una consulenza professionale completa su sicurezza sul lavoro e igiene alimentare ad aziende di tutte le dimensioni.

A questo associamo un’avanzata piattaforma e-learning tramite la quale eroghiamo tutti i corsi di sicurezza sul lavoro e HACCP, nei limiti delle disposizioni legislative in materia.

Inoltre organizziamo corsi in presenza (in aula o in videoconferenza) per portare a termine i percorso formativi che lo richiedono.

Se vuoi conoscere meglio i nostri servizi o richiedere un preventivo non esitare a contattarci.

Mail: info@securitalia.net

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Visite mediche dei dipendenti, quando eseguirle?

Il controllo sanitario è un dovere che ogni azienda si assume nei confronti dei propri dipendenti. Il Decreto Legislativo 81/08 obbliga il datore di lavoro a designare un medico competente per un controllo sanitario periodico.

Quando eseguire le visite mediche? 

OBBLIGHI E PERIODICITA’

Le visite mediche, a cura e spese del datore di lavoro, comprendono “gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal medico competente”. Sono obbligatorie e devono essere effettuate con una cadenza che viene di volta in volta stabilita dal medico competente della propria azienda. Solitamente, salvo per i casi definiti dalla legge, per lavori comuni come quello svolto dall’installatore, l’elettricista, l’operaio, ecc., la regolarità è annuale. Questo obbligo è tassativo per  tutte le aziende, grandi o piccole che siano, anche se con un solo dipendente all’attivo. Il medico competente, qualora lo ritenga opportuno, può modificare la frequenza della periodicità in funzione della valutazione del rischio; allo stesso modo, l’organo di vigilanza può disporre contenuti e periodicità delle visite mediche di sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente.

QUANDO VENGONO EFFETTUATE LE VISITE MEDICHE

Vediamo nel dettaglio quali sono i casi che inducono il datore di lavoro a sottoporre il proprio dipendente a regolare sorveglianza sanitaria:

  1. Visita medica preventiva, che viene effettuata prima che si perfezioni l’assunzione del dipendente, allo scopo di verificare l’idoneità alla mansione con la quale sarà assunto constatando che non ci siano controindicazioni.
  2. Visita medica periodica, solitamente con frequenza annuale, per controllare lo stato di salute di ogni dipendente aziendale.
  3. Visita medica su richiesta del lavoratore, da concordare con il medico competente, qualora il lavoratore avesse necessità o avvertisse eventuali peggioramenti di salute causati dalla mansione lavorativa.
  4. Visita medica in occasione del cambio della mansione, da ritenersi obbligatoria per verificare l’idoneità del lavoratore alla nuova mansione specifica.
  5. Visita medica alla cessazione del rapporto, nei casi previsti dalla normativa vigente.

SANZIONI

Un aspetto da non sottovalutare, in materia di sorveglianza sanitaria, sono le sanzioni per inadempienze previste nel Decreto Legislativo 81/2008. La violazione può far scattare le sanzioni per il datore di lavoro relative alle inadempienze del datore di lavoro o dirigente, che può incorrere in pagamenti che possono arrivare fino a 6.400 €.
Il caso più ricorrente, in questi casi, riguarda proprio la decisione di non far effettuare la visita medica obbligatoria ad un proprio dipendente, violazione che può comportare una ammenda fino a 4.000 €.

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Un attestato di formazione cosa deve contenere per essere VALIDO? Quando devo RINNOVARLO?

Sicuro che l’attestato del corso che hai frequentato sia corretto?
Hai controllato che ci siano tutti i contenuti minimi previsti dalla normativa?
Vediamo i 6 punti minimi previsti che un attestato valido deve riportare.

  1. IDENTIFICAZIONE DEL SOGGETTO DEL CORSO
  2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
  3. DATI ANAGRAFICI ED IL PROFILO PROFESSIONALE DEL CORSISTA
  4. SPECIFICHE DEL CORSO + MONTE ORE FREQUENTATE
  5. PERIODO SVOLGIMENTO DEL CORSO
  6. FIRMA DEL SOGGETTO ORGANIZZATORE

Attestato di formazione ESEMPIO, con i 6 punti riportati , previsti dalla normativa.

La scadenza dell’attestato sicurezza sul lavoro: quando rinnovarlo?

Gli attestati hanno una scadenza, per rinnovare la loro validità sono necessari anche corsi di aggiornamento specifici che differiscono in base al tipo di corso e al settore di riferimento. Se l’aggiornamento non viene effettuato entro la data prevista, la validità dell’attestato decade.

Di seguito, trovi la scadenza degli attestati sulla sicurezza sul lavoro in base al tipo di corso:

  • Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP): si rinnova con un corso di aggiornamento da effettuare ogni 5 anni. Il corso di aggiornamento varia in base al rischio del settore: basso, medio o alto.
  • Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): ha validità annuale e si rinnova con un corso di aggiornamento di 4 ore (rischio basso e medio) o 8 ore (rischio alto).
  • Addetto Antincendio: necessita un aggiornamento ogni 3 anni con una nuova formazione che varia in base al livello di rischio.
  • Addetto al Primo Soccorso: l’attestato ha una durata triennale che si rinnova con un corso di 4 ore (livello basso e medio) oppure 8 ore (livello alto).

Esistono poi dei certificati che documentano la messa in sicurezza del luogo di lavoro e devono essere realizzati dai responsabili, in base al tipo di edificio in cui è situata la sede aziendale. Parliamo in questo caso della prova di evacuazione, eseguita una volta all’anno per testare le procedure da adottare in caso di emergenza (incendio, terremoto o altra calamità). Questa prova coinvolge tutto il personale dell’azienda e deve essere documentata con un apposito verbale che indica le modalità di svolgimento dell’evacuazione. Un’altra verifica riguarda il corretto funzionamento degli strumenti e macchinari presenti in ufficio: gli estintori, gli ascensori e le porte di emergenza devono essere controllati o testati ogni sei mesi con il rilascio di un documento che ne autentica il corretto funzionamento.

Per tutelare la qualità di vita e la sicurezza dei lavoratori è fondamentale attenersi alle regole appena elencate: un’azienda di qualità si riconosce anche dall’attenzione verso i lavoratori e la sede in cui essi operano.

PERCHE’ SCEGLIERE ASSOCIAZIONE SECUR ITALIA?

PERCHE’ SCEGLIERE ASSOCIAZIONE SECUR ITALIA?

Professionalità, Competenza, Affidabilità e Attenzione al Cliente sono qualità che contraddistinguono le attività formative di Sicurezza e Formazione :

NUOVE AULE CORSI:  Accoglienti e facili da raggiungere sia con i mezzi pubblici che con i propri mezzi.  WI-FI Free.
TRAINING ROOM per le prove pratiche;
DOCENTI:  Esperti di sicurezza aziendale, con esperienza pluriennale ,in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici.
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Attraverso la nostra piattaforma E-learning a è possibile frequentare a distanza i corsi senza spostarsi dall’ufficio o da casa.

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Tel: 0818718216

Stabilimento Riva Trigoso di Fincantieri

Preparazione del varo della Fregata della Marina Militare

 

Alcune domande sui DPI  

 

Cosa sono i DPI?
Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

La tuta è un DPI?
In generale no, perché non sono dispositivi di protezione individuale gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore.

La cintura di sicurezza sul camion dell’azienda è un DPI?
No, non sono dispositivi di protezione individuale le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali.

Quando si usano i DPI?
I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.

Cosa sono i mezzi di protezione collettiva?
Sono dispositivi di protezione che non vanno indossati e che proteggono tutti i lavoratori di una certa area: ad esempio le tettoie di protezione contro la caduta di pietre, le reti per raccogliere i lavoratori che cadono dall’alto, un parapetto ecc.

Quali sono i requisiti di un DPI?
– essere marcati CE;
– essere adeguati ai rischi da prevenire; senza comportare di per sé un rischio maggiore;
– essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
– tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
– potere essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.

Cosa è la marcatura CE?
La marcatura CE è una marcatura che il fabbricante del prodotto mette sui propri prodotti per attestare che ha rispettato i requisiti essenziali di sicurezza imposti dalla comunità europea per quel prodotto. È cioè una autocertificazione.

I prodotti marcati CE sono assolutamente sicuri?
No, i prodotti marcati CE sono sicuri solo se installati, utilizzati e mantenuti secondo le istruzioni del fabbricante.

Un DPI marcato CE protegge sicuramente il lavoratore?
NO. Il DPI marcato CE sicuramente non danneggia il lavoratore se usato secondo le istruzioni del fabbricante, ma potrebbe non essere idoneo a proteggere il lavoratore dai danni dovuti al suo lavoro. La scelta del DPI e la verifica dell’idoneità del DPI è compito del datore di lavoro, non del fabbricante del DPI.
Nella scelta occorre tenere conto di quanto indicato in precedenza.

La manutenzione del DPI è un dovere del lavoratore?
La manutenzione del DPI è un obbligo del datore di lavoro che può incaricare di ciò lo stesso lavoratore vigilando però che il lavoratore lo faccia e rimborsando le eventuali spese necessarie.

La consegna del DPI assolve il datore di lavoro da ogni responsabilità?
No, il datore di lavoro, dopo la consegna, ha l’obbligo di vigilare affinché i DPI vengano usati. La vigilanza deve essere come quella del buon padre di famiglia che arriva a punire i figli che non ubbidiscono e che non tollera che diventino abituali azioni pericolose quali quella del mancato utilizzo del DPI. In caso che il lavoratore insista a non utilizzare il DPI occorre attivare le procedure di richiamo, censura, multa, licenziamento secondo quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro in caso di disobbedienza senza giustificato motivo.

Quali sono gli obblighi del lavoratore riguardo i DPI?
I lavoratori utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente all’informazione e alla formazione ricevute e all’addestramento eventualmente organizzato.
I lavoratori:
a) hanno cura dei DPI messi a loro disposizione;
b) non vi apportano modifiche di propria iniziativa.
Al termine dell’utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI. I lavoratori segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.

Il lavoratore può essere sanzionato se non usa i DPI?
Il lavoratore può essere sanzionato dall’ organo di vigilanza se non usa i DPI messi a disposizione dal datore di lavoro con l’ammenda di €.150,00, da rivalutare ogni cinque anni in misura pari all’ indice Istat dei prezzi a consumo.