Orrore sotto al Vesuvio: operaio perde entrambe le mani in un macchinario

È arrivato all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore con un taglio netto ad entrambi i polsi ed accompagnato da un’altra persona che aveva le mani chiuse in un sacchetto con del ghiaccio. Una scena terribile, quella arrivata davanti agli occhi dei medici, che dopo le prime cure hanno spedito di fretta il paziente al centro di eccellenza dell’ospedale Pellegrini di Napoli. La vittima del drammatico incidente sul lavoro è un uomo di Torre Annunziata che presta servizio in un opificio tra Scafati e Boscoreale. Probabilmente una disattenzione o un malfunzionamento di un macchinario hanno portato alla grave mutilazione. La speranza è che l’intervento chirurgico a Napoli possa limitare i danni.

Brucia il Gargano,distrutti ettari bosco Vento sposta fuoco da Peschici a Vieste, in arrivo Canadair

VIESTE (FOGGIA), 25 LUG – L’incendio sprigionatosi ieri in agro di Peschici ha continuato la sua opera di distruzione per tutta la notte, bruciando ettari di bosco e macchia mediterranea. Il forte vento caldo ha complicato le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco e di quanti si sono prodigati per arginare le fiamme che si sono progressivamente spostate, interessando, al momento, soprattutto l’agro di Vieste, in località Mandrione. Tutte le squadre di vigili del fuoco a disposizione sono impegnate nell’opera di spegnimento delle fiamme e sulla zona si sono portati anche due Canadair per effettuare i lanci di acqua e liquido ritardante.
(ANSA).

Salerno, bimbo di 7 anni muore dopo aver mangiato al ristorante: 3 indagati

Sono tre gli scritti nel registro degli indagati dalla Procura di Salerno che sta indagando sulla morte di C.W., bimbo inglese di 7 anni deceduto ieri in ospedale, dove era ricoverato a causa di un malore dopo aver mangiato con i genitori in un ristorante in Costiera Amalfitana. Gli indagati, la cui iscrizione nel registro era un atto dovuto, sono il titolare del ristorante, il responsabile di sala e il cuoco. Sulla vicenda però sono ancora in pieno sviluppo le indagini condotte dai carabinieri del Nas di Salerno. L’autopsia sul corpo del bimbo intanto dovrebbe svolgersi all’inizio della prossima settimana.
Il bambino, secondo quanto riferisce la Procura in una nota, dopo aver consumato un pasto al ristorante, era stato colto da un malore e trasportato al presidio ospedaliero della Costiera Amalfitana in arresto cardiaco. Successivamente era stato trasferito al Santo Bono di Napoli. Nonostante le cure, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare fino al decesso, avvenuto oggi alle 13. Secondo le prime ipotesi investigative – la morte sarebbe sopraggiunta a causa di uno shock anafilattico. Il piccolo, infatti, era allergico al latte e non si esclude che, malgrado gli avvertimenti dei genitori ai responsabili del ristorante, gli sia stato servito un pasto nel quale potevano essere presenti tracce di quel tipo di alimento.
La Procura ha disposto l’effettuazione di tutti i necessari accertamenti medico legali e dell’esame autoptico che sarà effettuato nei prossimi giorni. (Messaggero)

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Siccità: a secco due terzi dell’Italia, 10 Regioni verso lo stato di calamità

La misura prevede, per le aziende, sospensione delle rate dei mutui, blocco dei pagamenti dei contributi e accesso al Fondo per il ristoro danni

I 2/3 dell’Italia e dei campi coltivati lungo la Penisola sono a secco a causa della siccità delle ultime settimane ed ammontano ad oltre 2 miliardi, secondo un’analisi Coldiretti, i danni provocati a coltivazioni e allevamenti. Almeno 10 Regioni, secondo quanto apprende l’Ansa, stanno per presentare la richiesta di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole. La misura prevede, per le aziende, sospensione delle rate dei mutui, blocco dei pagamenti dei contributi e accesso al Fondo per il ristoro danni.

Dal Nord al Sud darebbero almeno 10 le Regioni che hanno già avviato le verifiche e stanno per chiedere, dunque, la dichiarazione di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole per attivare il Fondo di solidarietà nazionale. In particolare, con la dichiarazione scattano la sospensione delle rate dei mutui bancari delle imprese agricole e il blocco del versamento dei contributi assistenziali e previdenziali. Tenuto conto dell’eccezionale siccità, vengono estesi i benefici del fondo anche alle aziende agricole che potevano sottoscrivere assicurazioni, grazie ad un emendamento al decreto Mezzogiorno ora in Senato. Allarmanti i dati Coldiretti: il Lago di Garda e appena al 34,4% di riempimento del volume mentre il fiume Po al Ponte della Becca a Pavia a circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico. Per gli agricoltori è sempre più difficile ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni. In Lombardia sui pascoli di montagna si registra un calo del 20% di erba a disposizione del bestiame. Le perdite provocate dalla siccità nella sola Lombardia ammontano a circa 90 milioni di euro.

– Siccità, la mappa dei danni Regione per regione : E’ un’emergenza che si estende a tutta Italia quella causata dalla siccità nelle ultime settimane, con il 2017 che si classifica ai primi posti degli anni più caldi da oltre due secoli. Sul fronte agricolo i danni, secondo un’analisi di Coldiretti, ammontano a circa 2 miliardi, mentre la produzione di latte è crollata del 15%. Ecco la mappa dell’emergenza regione per regione: – In LOMBARDIA sui pascoli di montagna si registra in media un calo del 20% di erba a disposizione del bestiame. Le perdite provocate dalla siccità in Lombardia ammontano a circa 90 milioni. In PIEMONTE a soffrire sono soprattutto le province di Cuneo, Asti e Alessandria dove il forte caldo di questi giorni, oltretutto, sta aggravando la situazione idrica degli alpeggi. La campagna cerealicola sta facendo registrare rese inferiori del 30%. La LIGURIA risente della siccità soprattutto per gli oliveti dell’Imperiese e nelle zone irrigue di Andora ed Albenga dove soffre anche la coltivazione del pregiato basilico genovese. Dal mese di aprile, il VENETO ha emesso tre ordinanze sullo stato di crisi per siccità allo scopo di contingentare l’acqua. In TRENTINO ALTO ADIGE la produzione del primo taglio di fieno è stata falcidiata del 30%, ma la siccità ha fatto ulteriori danni dopo quelli, gravissimi, provocati dalle gelate con perdite anche del 100% in alcune aziende frutticole della Val di Non, della Val di Sole e della Valsugana. Lo stato di “sofferenza idrica” è stato sancito in FRIULI VENEZIA GIULIA, mentre la dichiarazione dello stato di emergenza riguarda le zone di Parma e Piacenza in EMILIA ROMAGNA dove si registrano danni, soprattutto a pomodoro da industria, cereali, frutta, per oltre 100 milioni ai quali se ne aggiungono altri 50 per nubifragi e grandinate. Oltre 200 milioni di euro è la stima dei danni da siccità all’agricoltura stimati in TOSCANA dove la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza. Solo la perdita di prodotto per grano tenero e duro è valutata in circa 50 milioni di euro. Nelle MARCHE, dove la Coldiretti stima un danno di circa 30 milioni, a soffrire sono tutte le colture, con crolli di produzione fino al 50%. Danni stimati in oltre 60 milioni in UMBRIA dove il calo delle precipitazioni porterà a una diminuzione delle rese di grano e orzo (-30/40%) e per i foraggi (-50%). Nel LAZIO le criticità maggiori si registrano a Latina dove sono compromessi fino al 50% i raccolti di mais, ortaggi, meloni: i danni si attestano tra 90 e i 110 milioni. La lunga siccità ha messo a dura prova tutte le province della CAMPANIA dove la Regione ha chiesto lo stato di calamità naturale: i danni sono di circa 200 milioni. In ABRUZZO, nella sola Marsica che contribuisce a generare il 25% del Pil agricolo con 13mila ettari coltivati, si stimano perdite di ricavo, legate alla produzione orticola e zootecnia, di circa 200 milioni. Dighe ai minimi storici in MOLISE dove numerosi comuni hanno emanato ordinanze “anti spreco” per salvaguardare le risorse idriche. La prolungata siccità ha già causato la perdita di 140 milioni di euro di grano, pomodori da industria e ortaggi in PUGLIA. I danni toccano i 310 milioni di euro in CALABRIA con la Regione ha avviato le procedure per la richiesta della calamità. In SICILIA costi triplicati per chi è costretto a irrigare i campi, con l’acqua che in alcune zone del catanese non arriva a causa di una rete colabrodo. In SARDEGNA nel Sulcis-Iglesiente 4 mila aziende agricole sono rimaste praticamente senz’acqua a causa della siccità e degli incendi: 120 milioni di euro le perdite per tutti i settori agricoli. La Giunta Regionale ha adottato una delibera per chiedere lo stato di calamità naturale.

Pensioni, ultimissime novità ad oggi 11/7 su APE, Q41 e FASE 2

Ultime novità sulle pensioni ad oggi 11 luglio: i sindacati di nuovo in pressing sul Governo, mentre sta per chiudersi la prima scadenza per APE e Q41

Le ultime novità sulle #Pensioni ad oggi 11 luglio 2017 riguardano i nuovi commenti in arrivo dai sindacati in merito alla riforma previdenziale. Il tema centrale resta l’attuazione della prima fase del verbale, siglato tra #Governo e parti sociali lo scorso settembre, nonché dei ritardi che sono seguiti nella pubblicazione dei decreti attuativi. Ma sul comparto resta ancora da capire in che modo si evolverà la situazione riguardante la c.d. FASE 2, con il focus sulle tutele per le giovani generazioni inserite all’ interno del sistema contributivo puro, oltre alla sterilizzazione dell’AdV, la valorizzazione dei lavori di cura ed il rilancio della previdenza integrativa.

Usa: schianto aereo militare, 16 morti Nelle campagne del Mississippi, non si conoscono le cause

ITTA BENA (USA), 11 LUG – Sono 16 le vittime accertate nello schianto di un aereo militare in una zona di campagna del Mississipi. Il direttore dei soccorsi ha spiegato che l’aereo KC-130 da rifornimento e’ precipitato al suolo in un campo a circa 135 chilometri a nord di Jackson. Non sono ancora note le cause dell’incidente. Lo sceriffo Ricky Banks ha comunicato che continuano le ricerche dei corpi in un campo di detriti che si estende per molti chilometri.

Iraq: Usa confermano, Mosul è libera ‘Restano solo alcuni jihadisti nascosti e bonifica esplosivi’

ERBIL (IRAQ), 10 LUG – La coalizione a guida Usa ha confermato che le forze armate irachene hanno ripreso il totale controllo di Mosul dall’Isis, esprimendo le congratulazioni.
L’Us Central Command ha reso noto che, “anche se ci sono ancora zone della Città Vecchia che devono essere bonificate da esplosivi e forse gli ultimi miliziani dell’Isis che si nascondono”, le forze armate irachene “adesso hanno Mosul sotto un saldo controllo”.
Il generale Stephen Townsend ha comunque precisato di “non fare l’errore di credere che questa vittoria abbiamo eliminato l’Isis, perché c’è ancora una dura battaglia in corso”. Allo stesso tempo, tuttavia, con la perdita di Mosul l’Isis ha subito un “colpo decisivo”.

GLOSSARIO SICUREZZA SUL LAVORO

 

Addestramento
Il Testo Unico 81/08 definisce l’addestramento come il complesso di tutte quelle attività dirette a far apprendere ai lavoratori l’uso corretto delle attrezzature, degli impianti, delle macchine, delle sostanze, dei dispositivi, anche di protezione individuale da utilizzare nello svolgimento della propria attività lavorativa.
L’addestramento deve essere nettamente distinto dalla formazione in quanto presenta un contenuto molto più specifico.
Per espressa previsione normativa deve avvenire in occasione della costituzione del rapporto di lavoro nel pieno rispetto della puntuale disciplina dettata in materia.
Attrezzature da lavoro
Il T.U. 81/08 definisce ed individua in modo puntuale l’attrezzatura da lavoro come qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro.
La succitata definizione richiama esattamente quanto stabilito dal d. lgs. 626/94.
La definizione in esame deve essere intesa in senso dinamico e proprio in considerazione di ciò si stabilisce che il datore di lavoro debba sottoporre le suddette attrezzature di lavoro a verifiche periodiche atte a valutare l’effettivo stato di efficienza e, soprattutto, di sicurezza.
CARTELLA SANITARIA
Documento del medico competente in cui sono segnati, oltre ai rischi a cui è esposto il lavoratore, i risultati delle visite, degli esami e dei giudizi di idoneità.
CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE
Con la Legge 29 maggio 1974, n°256 veniva recepita dalla legislazione italiana la Direttiva 67/548 relativa alla “Classificazione e disciplina dell’imballaggio e dell’etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi intendendo per: sostanze, gli elementi chimici e loro composti allo stato naturale o ottenuto mediante lavorazioni industriali; preparati i miscugli e le soluzioni composti da due o più sostanze; imballaggio e confenzione il contenitore o il recipiente di qualsiasi tipo o materiale con il quale le sostanze o il preparato viene immesso sul mercato ed il relativo sistema di chiusura; l’etichettatura l’insieme delle indicazioni da riportare su apposita etichetta o direttamente sull’imballaggio a mezzo stampa o rilievo o incisione. Con il successivo D.P.R. 24 novembre 1981, n°927 veniva ulteriormente precisata la classificazione delle sostanze pericolose per quanto concerne la natura specifica delle sostanze, suddividendole in classi ben definite, come: altamente infiammabili (o estremamente infiammabili, altamente tossici, pericolosi per l’ambiente, cancerogeni. Inoltre, con lo stesso DPR, all’Art.4, si indicavano i simboli dei pericoli insiti nell’utilizzazione delle sostanze o del preparato, come esplosivo (E), carburante (O), facilmente infiammabile (F), tossico (T), nocivo (Xn), corrosivo (C), irritante (Xi), altamente infiammabile (F+), altamente tossico (T+). Nella seconda parte del citato D.P.R. vengono altresì forniti i criteri per la scelta delle frasi indicanti i rischi specifici (frasi R) ed i consigli di prudenza (frasi S) oltre i criteri supplementari relativi ad effetti particolari di alcune sostanze sulla salute.
Committente
E’ il soggetto per conto del quale l’opera viene realizzata, nell’ambito di un contratto di appalto.
In quanto datore di lavoro egli è assoggettato a tutti gli obblighi in tema di contratti di appalto, d’opera e somministrazione.
Il committente, nell’esecuzione delle opere del cantiere, deve rispettare i principi e le misure generali di tutela espressamente individuate dall’art. 15 del T.U.
COORDINATORE DURANTE LA PROGETTAZIONE DELL’OPERA
Soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 91 del D.Lgs. 81/08.
COORDINATORE DURANTE LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
Soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 92 del D.Lgs. 81/08, che non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato.
DATORE DI LAVORO
E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Questa figura ha una serie di compiti definiti NON DELEGABILI (per i quali non hanno effetto le procure, le deleghe di funzione o ogni altro istituto giuridico) e per i quali è l’unico e il solo responsabile. Il datore di lavoro ha inoltre una serie di altri obblighi (vedi per esempio art. 18 D.lgs 81/08) che possono essere delegati.
Può accadere che in un’organizzazione siano presenti più soggetti con pari poteri decisionali e di spesa. Ciò accade frequentemente nelle società di persone, ma può accadere anche nelle SRL e SPA. In questi casi, le responsabilità sono condivise: in caso di violazione di norme, ciascuno di questi soggetti è destinatario di una autonoma ed intera sanzione, come previsto per il reato commesso. Diventa quindi necessario INDIVIDUARE un unico soggetto titolare di prerogative ed obblighi in materia di sicurezza del lavoro. Si ricorre, in questi casi, all’individuazione del datore di lavoro: un soggetto viene investito di tutti i poteri decisionali e di spesa, a scapito degli altri soggetti che, pur rimanendo plenipotenziari per ogni altro aspetto, non hanno più alcun ruolo nelle decisioni e nell’organizzazione della sicurezza in azienda.
DELEGA
La delega semplice è un atto con il quale il delegante chiede ad un altro soggetto di effettuare determinate attività. In materia di sicurezza del lavoro, questo è sicuramente possibile, tuttavia il delegante non si spoglia di alcuna responsabilità. In compenso, il delegato, può assumere su di se’ alcune responsabilità in modo solidale.
DELEGA DI FUNZIONE
E’ un atto del datore di lavoro ed e’ ammessa con i seguenti limiti e condizioni:
• non può riguardare la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi ne’ la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (obblighi non delegabili);
• deve risultare da atto scritto recante data certa;
• il delegato deve possedere tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
• deve attribuire al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
• deve attribuire al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate;
• deve essere accettata dal delegato per iscritto;
• deve avere adeguata e tempestiva pubblicità.
DIRIGENTE
Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. Il dirigente esercita il suo mandato e assume le relative responsabilità solo in virtù del suo inquadramento che lo qualifica come alter-ego del datore di lavoro.
DPI
Si intende per Dispositivo di Protezione Individuale, di seguito denominato “DPI???, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
2. Non costituiscono DPI:
a) gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore;
b) le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio;
c) le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio per il mantenimento dell’ordine pubblico;
d) le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali;
e) i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività lavorative ;
f) i materiali per l’autodifesa o per la dissuasione;
g) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.
DVR
Il Documento di Valutazione dei Rischi è costituito da schede che il Datore di lavoro deve compilare o far compilare, ma che deve sottoscrivere e tenere in ogni unità produttiva. Il Documento deve contenere: l’individuazione dei pericoli, la valutazione dei rischio individuati, le misure di sicurezza da adottare e gli interventi da effettuare in considerazione dei rischi.
ERGONOMIA
Disciplina che studia il lavoro umano utilizzando un insieme di scienze tecniche e altre discipline. In particolare studia il rapporto tra uomo, macchina e ambiente di lavoro.
ESERCIZIO DI FATTO
Previsto dall’art. 299 del d.lgs 81/08, l’esercizio di fatto di poteri direttivi comporta la piena responsabilità di chi, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti al datore di lavoro, al dirigente o al preposto.
FORMAZIONE
Processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi.
GIUDIZIO DI IDONEITA’
Valutazione che il medico competente esprime dopo aver effettuato la visita medica e gli accertamenti specialistici al lavoratore. Contro il giudizio di inidoneità il lavoratore può presentare ricorso all’Organismo di vigilanza.
Informazione
Complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro.
Come la formazione, anche l’informazione è oggetto di un preciso obbligo gravante in capo al datore di lavoro nei confronti dei lavoratori, affinché gli stessi siano messi al corrente delle situazioni di pericolo e di rischio generali e specifici connessi all’attività svolta, nonchè delle procedure utili  a fronteggiare le suddette situazioni.
Tale attività è propedeutica al processo di formazione, essendo ad esso intimamente legata.
LAVORATORE
Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso; l’associato in partecipazione di cui all’articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni.
LAVORATORE AL VIDEOTERMINALE
Il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’articolo 175 del D.Lgs. 81/08.
LUOGHI DI LAVORO
Si intendono per luoghi di lavoro:
a) i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro;
b) i campi, i boschi e altri terreni facenti parte di un’azienda agricola o forestale.
MEDICO COMPETENTE
Medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all’articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto.
Misure generali di tutela
Complesso di misure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, obbligatoriamente imposte a tutti i datori di lavoro, nella gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro ed operanti in favore di tutti i lavoratori, a prescindere dai rischi specifici cui gli stessi sono esposti.
Alla luce di quanto previsto dal T.U. 81/08 esse consistono in un vasto novero di attività, tra cui rientrano anche la formazione e l’informazione.
Tali misure non devono, in nessun caso, comportare oneri finanziari per i lavoratori.
Patente a punti
Si tratta di un’importante novità introdotta dal legislatore e consistente in uno specifico sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi per il settore dell’edilizia.
Il predetto istituto opera attraverso l’attribuzione alle imprese ed ai lavoratori autonomi di un punteggio iniziale atto a misurare la succitata idoneità.
L’azzeramento del punteggio per la ripetizione di violazioni in materia di salute e sicurezza determina l’impossibilità per l’impresa o per il lavoratore di svolgere attività nel settore edile.
PIANO DI EMERGENZA
Strumento della politica ambientale e di sicurezza, consistente in un programma preorganizzato, avente lo scopo di ridurre le conseguenze dannose per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente, di un evento accidentale originato da installazioni o da attività in corso. Esso coordina ed ottimizza le capacità e le risorse disponibili, nelle sedi principali e in quelle periferiche. Un piano di emergenza deve includere le responsabilità e le autorità, le azioni da intraprendere nelle diverse situazioni e i piani di comunicazione interna ed esterna.
POS
Il Piano Operativo di Sicurezza è il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell’articolo 17 comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/08, i cui contenuti sono riportati nell’Allegato XV del D.Lgs. 81/08.
PREPOSTO
Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Prevenzioni incendi
Si tratta di una funzione di eminente interesse pubblico per la tutela della quale il Ministero dell’interno ed il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali sono chiamati a dettare i criteri, sia quelli relativi alle misure di prevenzione degli incendi, sia quelli attinenti alla formazione del personale addetto.
Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
Il RLS svolge importanti prerogative, tutte espressamente elencate nell’art. 50 del T.U., in particolar modo accede ai luoghi di lavoro in cui si svolge il servizio, riceve le informazioni provenienti dal servizio di vigilanza e promuove l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione per i lavoratori.
Per l’esercizio delle funzioni assegnategli ha diritto a ricevere una adeguata formazione nel pieno rispetto dei parametri indicati dall’art. 37 del decreto legislativo stesso.
Un’importante novità in materia è costituita dall’aver stabilito e previsto il diritto del RLS di ricevere copia del documento di valutazione del rischio. Glossario sicurezza sul lavoro
RESPONSABILE DEI LAVORI
Soggetto incaricato, dal committente, della progettazione o del controllo dell’esecuzione dell’opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell’opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento.
RLS
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
RSPP
Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione viene nominato dal Datore di lavoro con la funzione di coordinare l’ insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori. L’RSPP, in quanto  tale, non riceve alcuna delega di funzione. E’ certamente possibile che l’RSPP abbia delle funzioni delegate, ma è comunque necessario un atto diverso dalla sua nomina: la delega di funzioni.
SERVIZIO ANTINCENDIO
Tutti i datori di lavoro sono obbligati a designare i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi e lotta antincendi, tenendo conto delle dimensioni dell’azienda ovvero dei rischi specifici dell’azienda e dell’unità produttiva. Devono essere formati, devono essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate. Il compito di cui sopra può essere svolto direttamente dai dai datori di lavoro aventi le seguenti caratteristiche:
– aziende artigiane e industriali fino a 30 dipendenti;
– aziende agricole e zootecniche fino a 10 addetti;
– aziende della pesca fino a 20 addetti;
– altre aziende fino a 200 addetti.
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
Sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria, in virtù delle prescrizioni previste dal T.U. 81/08, è finalizzata alla tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Glossario sicurezza sul lavoro
L’art. 41 del succitato decreto stabilisce, in modo puntuale, che essa venga programmata ed effettuata dal medico competente, nominato a tal fine dal datore di lavoro o dal dirigente.
L’attività viene predisposta sia per quei lavoratori che occupino posti di lavoro soggetti ad un rischio giudicato elevato dalla normativa nazionale e comunitaria o dalle indicazioni della Commissione consultiva, sia per i lavoratori che ne facciano espressa richiesta. Glossario sicurezza sul lavoro
La sorveglianza sanitaria prescrive e comprende una serie di atti medici che dovranno essere compiti, nell’interesse dei lavoratori, nel pieno rispetto delle scadenze previste dalla legge.
Sospensione attività imprenditoriale
Provvedimento emesso dai competenti organi di vigilanza in seguito all’accertamento della reiterazione delle violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, rivolto alla sospensione di un’attività imprenditoriale, al fine precipuo di contrastare il lavoro irregolare e tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori.
I presupposti per l’applicazione del provvedimento sono dati dal riscontro dell’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, oppure di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di sospensione è punito con l’arresto fino a 6 mesi nelle ipotesi di sospensioni per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, e con l’arresto da 3 a 6 mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 € nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare.
UNITA’ PRODUTTIVA
Stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.