Articoli

Obblighi da rispettare per gli uffici

I lavori d’ ufficio rientrano tra le attività che devono rispettare obblighi nel campo della sicurezza sul lavoro. Infatti anche negli uffici vi sono rischi, non solo infortunistici, ma anche legati alle malattie professionali. Per questo in un ufficio è importante effettuare un’ analisi dei rischi presenti, per prevenire infortuni e malattie professionali.

 Per conoscere i rischi specifici di ogni attività è utile effettuare un sopralluogo, richiedilo gratuitamente nell’area contatti.

 

Sicurezza sul lavoro negli uffici

Gli obblighi da rispettare in un ufficio, con almeno un dipendente (con contratto di qualsiasi tipo, con o senza retribuzione), o con uno o più soci lavoranti, sono:

 

  • DVR (documento di valutazione dei rischi, anche con procedure standardizzate)rischi generali + rischi specifici.
  • Valutazione del rischio gravidanza e minori.

Rischi specifici che in genere si devono valutare:

  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROCLIMATICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO POSTURA E MMC
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO ILLUMINAZIONE
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEI VIDEOTERMINALI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON (nei locali al piano terra o in piani interrati/cantine/taverne)
  • E’ necessario inoltre elaborare il PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE, documento che prevede obbligatoriamente anche la formazione degli addetti sia al primo soccorso che all’antincendio

Cosi come previsto dall’art.36 e 37 del Dlgs 81/08 e Accordo Stato Regione del 21 dicembre 2011 è necessario che il datore di Lavoro e i lavoratori svolgano dei corsi di formazione di natura generale e specifica per Macrosettore di appartenenza :

 

  • CORSO DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA A TUTTI I LAVORATORI E SOCI LAVORANTI DI 8 h (Rischio basso);
  • CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTO ANTINCENDIO 8h (rischio medio) ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato);
  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 12h ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • CORSO DI FORMAZIONE DI RSPP/DATORE DI LAVORO oppure NOMINA RSPP ESTERNO;
  • CORSO DI FORMAZIONE COME RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI con elezione svolta tra tutti i lavoratori (la nomina deve essere comunicata all’INAIL).;

SORVEGLIANZA SANITARIA mediante nomina del medico competente, protocollo sanitario redatto dal medico in virtù dei rischi scaturiti nel Documento di Valutazione e consequenziali esami previsti con registro di idoneità alla mansione da svolgere;

 

Altri documenti da avere e conservare in azienda: dichiarazione conformità impianto elettrico, libretti d’uso e manutenzione dei macchinari utilizzati, verbali consegna DPI,  registro antincendio, verbali effettuazione informazione lavoratori.

 

Inoltre assicurarsi di avere:

  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO (grande o piccola in base al numero di addetti presenti)
  • ESTINTORI (numero varia in base alla grandezza dei locali)

 

Questi sono solo gli obblighi principali, per conoscere quelli della tua attività, contattaci per un sopralluogo conoscitivo!

Chi è Secur Italia?

L’Associazione Nazionale Professionisti sicurezza sul lavoro SECUR ITALIA si occupa di corsi e consulenza per la sicurezza sul lavoro ai sensi del D.Lgs.81/08 e s.m.i (ex legge 626), sia per aziende piccole e medio-grandi, sia per negozi e uffici e svolge la sua attività principalmente su tutto il territorio nazionale.

L’attività svolta consiste nell’analisi nella progettazione e nella realizzazione su misura di sistemi di prevenzione e gestione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro.

SECUR ITALIA lavora nell’ambito dei corsi e consulenza per la sicurezza ormai da anni e oggi, può vantare un team di lavoro consolidato ed efficiente, composto da RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), tecnici e relatori esperti. Tutti professionisti e consulenti in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro con esperienza ventennale dalla piccola alla grande impresa, in settori che vertono dall’ufficio al chimico-farmaceutico fino al metalmeccanico.

Obblighi di Sicurezza e gestione delle emergenze :  HOTEL – ALBERGHI

Gli hotel e gli alberghi, rientrano tra le attività che devono rispettare obblighi sia in campo di igiene alimentare (HACCP) che nel campo della sicurezza sul lavoro. L’Associazione SecurItalia  è specializzata nel seguire questo tipo di attività, vantando tra i nostri clienti molti hotel, sparsi sul territorio Italiano.

 

Gli obblighi da rispettare in un hotel, con almeno un dipendente (con contratto di qualsiasi tipo, con o senza retribuzione), o con uno o più soci lavoranti, sono:

 

  • DVR (documento di valutazione dei rischi, anche con procedure standardizzate)rischi generali + rischi specifici.
  • Valutazione del rischio gravidanza, lavoro notturno e minori.

Rischi specifici che in genere si devono valutare:

  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO POSTURA E MMC
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE (negli hotel muniti di discoteca, o locali rumorosi)
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON (nei locali al piano terra o in piani interrati/cantine/taverne)

 

N.B. i rischi specifici variano in base alla tipologia lavoro, alla struttura dell’ edificio e ai macchinari presenti, nonchè alle sostanze utilizzate o prodotte. Per questo i rischi sopraindicati sono generali, dettati dalla nostra esperienza, e non specifici per la propria attività. Per conoscere i rischi specifici di ogni attività è utile effettuare un sopralluogo, richiedilo gratuitamente nell’area contatti.

 

  • E’ necessario inoltre elaborare il PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE, documento che prevede obbligatoriamente anche la formazione degli addetti sia al primo soccorso che all’antincendio
  • C.P.I. Certificato di prevenzione incendi

CORSO DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA A TUTTI I LAVORATORI E SOCI LAVORANTI DI 8 h (Rischio basso) SECONDO QUANTO DETTATO DAGLI ACCORDI STATO REGIONI DEL 21/12/2011.

  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO (rischio alto) ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 12h ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • NOMINA E CORSO PER RSPP DDL oppure NOMINA RSPP ESTERNO oppure NOMINA RSPP INTERNO E CORSO PER RSPP MODULO A + B (bar) + C.
  • CORSO DI FORMAZIONE COME RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI con elezione svolta tra tutti i lavoratori (la nomina deve essere comunicata all’INAIL).;

 

  • SORVEGLIANZA SANITARIA mediante nomina del medico competente, protocollo sanitario redatto dal medico in virtù dei rischi scaturiti nel Documento di Valutazione e consequenziali esami previsti con registro di idoneità alla mansione da svolgere;

 

Altri documenti da avere e conservare in azienda: dichiarazione conformità impianto elettrico, libretti d’uso e manutenzione dei macchinari utilizzati, verbali consegna DPI, schede sicurezza sostanze chimiche utilizzate, registro antincendio, verbali effettuazione informazione lavoratori.

Inoltre assicurarsi di avere:

  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO (grande o piccola in base al numero di addetti presenti)
  • ESTINTORI (numero varia in base alla grandezza dei locali)
  • IDRANTI o NASPI (vedere previsione del C.P.I.)

 

Igiene alimentare HACCP negli hotel

Gli obblighi da rispettare sempre sono:

 

  • STESURA DI UN MANUALE DI AUTOCONTROLLO HACCP

(E’ fondamentale che il manuale sia completo e abbia tutte le componenti utili per affrontare in sicurezza ed igiene tutte le fasi del ciclo produttivo del bar, pub, piadineria, paninoteca).

  • CORSO DI FORMAZIONE HACCP (a tutti gli addetti del bar/pub/piadineria/paninoteca, qualsiasi sia la mansione
  • EFFETTUAZIONE DI ANALISI DI LABORATORIO SU ALIMENTI, TAMPONI SU SUPERFICI, E ANALISI SULL’ACQUA DERIVANTE DALLA RETE IDRICA. (Questo non è un obbligo di legge, ma spesso è richiesto direttamente dall’ASL, poichè diventa obbligo se previsto nel manuale e perchè è il metodo migliore per verificare l’efficacia della pulizia delle superfici, la corretta preparazione e il corretto stoccaggio degli alimenti, soprattutto i più deteriorabili, e l’effettiva qualità dell’acqua utilizzata nella preparazione degli alimenti).

 

  • DISINFESTAZIONE E DERATTIZZAZIONE (Queste operazioni possono essere fatte direttamente dal personale del locale e segnalate sul manuale HACCP. Il nostro consiglio però è di farsi seguire da aziende specializzate nel settore, soprattutto per quelle attività dove nei magazzini ci sono alimenti, come nel caso dei bar, pub, piadinerie, paninoteche).

 

Questi sono solo gli obblighi principali, per conoscere quelli della tua attività, contattaci per un sopralluogo conoscitivo! 

Mail: info@securitalia.net

Obblighi di Sicurezza sul Lavoro: Autofficina

Gli obblighi da rispettare in un’autofficina con almeno un dipendente (con contratto di qualsiasi tipo, con o senza retribuzione), o con uno o più soci lavoranti, sono:

  • DVR (documento di valutazione dei rischi, anche con procedure standardizzate)rischi generali + rischi specifici.
  • Valutazione del rischio gravidanza e minori.

Rischi specifici che in genere si devono valutare:

  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONE
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • STESURA PROCEDURE PER UTILIZZO ATTREZZATURE
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO POSTURA E MMC
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON (nei locali al piano terra o in piani interrati/cantine/taverne)

N.B. i rischi specifici variano in base alla tipologia di autofficina, alla struttura dei locali e ai macchinari presenti, nonchè alle sostanze utilizzate o prodotte. Per questo i rischi sopraindicati sono generali, dettati dalla nostra esperienza, e non specifici per la propria attività.

  • E’ necessario inoltre elaborare il PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE, documento che prevede obbligatoriamente anche la formazione degli addetti sia al primo soccorso che all’antincendio :

Cosi come previsto dall’art.36 e 37 del Dlgs 81/08 e Accordo Stato Regione del 21 dicembre 2011 è necessario che il datore di Lavoro e i lavoratori svolgano dei corsi di formazione di natura generale e specifica per Macrosettore di appartenenza :

 

  • CORSO DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA A TUTTI I LAVORATORI E SOCI LAVORANTI DI 8 h ( a rischio basso) SECONDO QUANTO DETTATO DAGLI ACCORDI STATO REGIONI DEL 21/12/2011.
  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO 8h (rischio medio) ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 12h ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)
  • CORSO DI FORMAZIONE DI RSPP/DATORE DI LAVORO oppure NOMINA RSPP ESTERNO;
  • CORSO DI FORMAZIONE COME RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI con elezione svolta tra tutti i lavoratori (la nomina deve essere comunicata all’INAIL).;

 

  • SORVEGLIANZA SANITARIA mediante nomina del medico competente, protocollo sanitario redatto dal medico in virtù dei rischi scaturiti nel Documento di Valutazione e consequenziali esami previsti con registro di idoneità alla mansione da svolgere;

 

Altri documenti da avere e conservare in azienda: dichiarazione conformità impianto elettrico, libretti d’uso e manutenzione dei macchinari utilizzati, verbali consegna DPI, schede sicurezza sostanze chimiche utilizzate, registro antincendio, verbali effettuazione informazione lavoratori.

Inoltre assicurarsi di avere:

  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO (grande o piccola in base al numero di addetti presenti)
  • ESTINTORI (numero varia in base alla grandezza dei locali)

 

Questi sono solo gli obblighi principali, per conoscere quelli della tua attività, contattaci per un sopralluogo conoscitivo!

 

Obblighi da rispettare per le imprese edili

Obblighi da rispettare per le imprese edili

Le imprese edili, rientrano tra le attività che devono rispettare gli obblighi della sicurezza sul lavoro. L’Associazione SecurItalia  è specializzata nel seguire questo tipo di attività, vantando tra i nostri clienti imprese che operano in questo settore per molti anni. Infatti oltre che ai DVR offriamo i servizi di redazione di DUVRI, POS e corsi per l’utilizzo di attrezzature e per i lavori in quota, nonchè sull’utilizzo di DPI di III categoria.

 

Sicurezza sul lavoro nelle imprese edili

Gli obblighi da rispettare in una impresa edile con almeno un dipendente (con contratto di qualsiasi tipo, con o senza retribuzione), o con uno o più soci lavoranti, sono:

 

  • DVR (documento di valutazione dei rischi, anche con procedure standardizzate)rischi generali + rischi specifici
  • Valutazione del rischio gravidanza e minori

 

Rischi specifici che in genere si devono valutare:

  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO POSTURA E MMC
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
  • SOVRACCARICO BIOMECCANICO
  • CALCOLO DEL PESO RACCOMANDATO
  • RISCHIO INCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
  • RISCHIO ESEDI(AMIANTO)

N.B. i rischi specifici variano in base alla tipologia lavoro, alla struttura dell’ edificio e ai macchinari presenti, nonchè alle sostanze utilizzate o prodotte. Per questo i rischi sopraindicati sono generali, dettati dalla nostra esperienza, e non specifici per la propria attività. Per conoscere i rischi specifici di ogni attività è utile effettuare un sopralluogo, richiedilo gratuitamente nell’area contatti.

 

  • ELABORAZIONE PIANO DI EMERGENZA

 

  • SE NECESSARIO PIANO DI AZIONE PER LAVORARE IN SPAZI CONFINATI

 

  • CORSO DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA A TUTTI I LAVORATORI E SOCI LAVORANTI DI 16 (Rischio alto) SECONDO QUANTO DETTATO DAGLI ACCORDI STATO REGIONI DEL 21/12/2011.

 

  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO 8h (rischio medio) ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato), o rischio alto(Vigili del Fuoco)

 

  • NOMINA E CORSO PER ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO 16h ad un numero di lavoratori utile a far si che questa figura sia sempre presente in ogni turno di lavoro (sotto le 5 unità anche il datore di lavoro può essere nominato)

 

  • NOMINA E CORSO PER RSPP Datore Di Lavoro oppure NOMINA RSPP ESTERNO oppure NOMINA RSPP INTERNO E CORSO PER RSPP MODULO A + B(edilizia) + C.

 

  • CORSO DI FORMAZIONE COME RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI con elezione svolta tra tutti i lavoratori (la nomina deve essere comunicata all’INAIL).;

 

  • SORVEGLIANZA SANITARIA mediante nomina del medico competente, protocollo sanitario redatto dal medico in virtù’ dei rischi scaturiti nel Documento di Valutazione e consequenziali esami previsti con registro di idoneità alla mansione da svolgere;

 

Altri documenti da avere e conservare: dichiarazione conformità impianto elettrico, libretti d’uso e manutenzione dei macchinari utilizzati(con documenti specifici riguardanti macchinari per il sollevamento),tesserini di riconoscimento, verbali consegna DPI, schede sicurezza sostanze chimiche utilizzate,DUVRI,DURC,POS(uno per cantiere),documentazione ponteggi(libretto,PIMUS,disegno esecutivo,verifiche), registro antincendio, verbali effettuazione informazione lavoratori e formazione con addestramento per apparecchiature e DPI

Inoltre assicurarsi di avere:

  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO (grande o piccola in base al numero di addetti presenti)
  • ESTINTORI (numero varia in base alla grandezza dei locali)

Questi sono solo gli obblighi principali, per conoscere quelli della tua attività, contattaci per un sopralluogo conoscitivo!

 

 

 

 

Piano Operativo di Sicurezza (POS)

Piano Operativo di Sicurezza (POS)

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento che tutte le imprese esecutrici devono redigere prima di iniziare le attività operative in un cantiere temporaneo o mobile, come previsto dal dlgs 81/2008.

È redatto dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice, in riferimento al singolo cantiere interessato, e tratta i seguenti argomenti:

  • valutazione dei rischi a cui sono sottoposti i lavoratori dell’impresa
  • misure di prevenzione e protezione da adottare per eliminare o contenere al massimo il rischio
  • organizzazione della sicurezza dell’impresa (lavorazioni, macchine, attrezzature, ecc)

Il POS è un documento obbligatorio, diversamente dal Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) che in alcuni casi non è necessario redigere.

 

Piano Operativo di Sicurezza: contenuti minimi

Come stabilito dall’allegato XV del dlgs 81/2008, i contenuti minimi del POS sono i seguenti:

  1. dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
    1. il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere
    2. la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari
    3. i nominativi degli addetti al pronto soccorso, addetti antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato
    4. il nominativo del medico competente ove previsto
    5. il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione
    6. i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere
    7. il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa
  2. le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice
  3. la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro
  4. l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere
  5. l’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza
  6. l’esito del rapporto di valutazione del rumore
  7. l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere
  8. le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) quando previsto
  9. l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere
  10. la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere

 

Per maggiori informazioni : info@securitalia.net

Incontro formativo per gli associati del 26 Aprile 2018

Alla presenza del Presidente Francesco Nito, e della docente formatrice Bernobich Fulvia si è svolto, presso la sede formativa di Viale San Marco,36 – Monfalcone(Go) l’incontro formativo  e dibattito  inserito nel progetto annuale di “ Vantaggi per gli Associati???.

Riunione formativa sulle procedure migliorative da adottare nelle fasi lavorative di costruzione navale ,calcolo delle probabilità del rischio e interventi di protezione

La soddisfazione è stata la presenza numerosa e  attiva dei partecipanti che hanno avuto modo di approfondire ed esprimere dubbi e perplessità. Tale incontro sarà replicato in tutte le sedi territoriali dell’Associazione.

A tutti i discenti,è stata rilasciata un’ attestazione di frequenza ,valevole come credito formativo.

In foto:

A Sinistra: Presidente Associazione Secur Italia, Francesco Nito

A Destra: Docente Formatrice, Fulvia Bernobich

Cosa sapere sul Corso Antincendio

Il corso vuole fornire le conoscenze generali riguardanti gli aspetti pro­cedurali per la gestione delle emergenze in caso di incendio, presentan­do ed analizzando:

  • le cause e le dinamiche degli incendi e le principali misure per pre­venirli;
  • le principali misure di protezione contro gli incendi e le procedure da adottare in caso di incendio o in caso di allarme;
  • le attrezzature ed impianti, le modalità di utilizzo dei mezzi di estin­zione, i sistemi di allarme, la segnaletica di sicurezza, l’illuminazione di emergenza.

 

Chi è obbligato?
Ogni azienda deve annoverare obbligatoriamente in organico addetti antincendioUna, o più, persone adeguatamente formate da corso antincendio che avranno il compito di prevenire gli incendi, monitorare le misure di emergenza, e reagire nella nascita improvvisa di un focolaio.

Il corso è rivolto a coloro che sono stati designati dal datore di lavoro per lo svolgimento delle attività di prevenzione e lotta antincendio, gestione delle emergenze e di evacuazione in caso di pericolo grave ed immedia­to.

Durata e validità 
I corsi base completi hanno la durata di:
Rischio basso (4 ore)
Rischio medio (8 ore)

Rischio alto(16 ore)

Validità 3 anni – indicazioni del dipartimento dei Vigili del Fuoco (Circolare del 23 Febbraio 2011)

 

Sono validi i corsi per Antincendio già fatti? 
Si sono riconosciuti i corsi effettuati. Deve essere frequentato corso di Aggiornamento ogni 3 anni.

Il Datore di lavoro può essere addetto all’antincendio?
Il Datore di Lavoro può svolgere direttamente il compito di addetto all’antincendio, previo specifico corso di formazione, nelle aziende fino a cinque lavoratori. Mai in aziende con più di 5 lavoratori.

 

Le ditte a carattere familiare sono obbligate ad avere gli addetti all’antincendio?
No, per le aziende familiari la formazione è facoltativa.

 

Quanti addetti è necessario formare?
La risposta, purtroppo, non è univoca. I parametri che concorrono alla definizione del numero sufficiente di addetti da individuare e da formare sono numerosi e devono essere oggetto di attenta valutazione.
E proprio per questo motivo non vi è una legge, un articolo, un comma ecc. specifico che si propone di quantificare gli addetti che devono essere presenti: il numero dipende esclusivamente da parametri e variabili che è necessario considerare per una corretta individuazione.

I parametri per la scelta:
E’ necessario che si tenga presente:
classificazione del rischio incendio (alto, medio, basso) dell’attività (la classificazione cambia in funzione della tipologia di attività svolta, di materiali utilizzati, di materiali stoccati): tale classificazione è riportata in genere nel Documento Valutazione del Rischio Incendio;
• numero di occupanti nell’edificio (lavoratori e terze persone, es. negozio);
• distribuzione planimetrica dell’edificio;
• numero di piani, reparti dell’attività (es. ufficio, laboratorio, magazzino ecc.)
• numero di uscite di emergenza;
• presenza di portatori di handicap (motori, visivi, uditivi, ecc.)
Principio Fondamentale e Giusta Proporzione
Considerate le variabili è necessario tenere conto di un principio fondamentale: gli addetti incaricati (salvi in casi eccezionali) devono “partire??? da un numero minino di 2 persone.
Ma perché n. 2 addetti antincendio?
Il motivo è semplice: in caso di ferie, malattia, assenza di un addetto all’emergenza, essendo state incaricate n. 2 persone, l’edificio/attività non rimane priva di personale formato.
Naturalmente, perché questo principio abbia valenza, il numero di persone formate deve essere proporzionato al numero totale di addetti.
In generale (ed in maniera non esaustiva, visti tutti i parametri da considerare) è possibile stilare la seguente proporzione di riferimento:
– n. 2 Addetti Antincendio ogni 10 lavoratori (che occupano lo stesso locale)

 

Quali sanzioni si rischiano senza addetti all’Antincendio adeguatamente formati?
Arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro (art. 55 comma 5, lettera c, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

 

Hai bisogno di un Corso Antincendio?

Ti serve un corso antincendio per ottemperare agli obblighi di legge?

Contattaci Subito!
info@securitalia.net

Rischio stress lavoro-correlato: obbligo o opportunità?

L’obiettivo principale della valutazione del rischio stress lavoro-correlato concerne l’identificazione di eventuali criticità relative a quei fattori di Contenuto del lavoro (carico di lavoro, orario, pianificazione dei compiti, ecc.) e Contesto del lavoro (ruolo, autonomia decisionale, rapporti interpersonali, ecc.) presenti in ogni tipologia di azienda e organizzazione.

Successivamente, partendo dall’analisi dettagliata delle criticità emerse, si prosegue implementando un’adeguata gestione del rischio, che consente di migliorare le condizioni di lavoro e dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, impattando positivamente sulla competitività delle aziende e sulla qualità dei prodotti e dei servizi erogati.

La valutazione del rischio stress lavoro-correlato viene elaborata partendo dall’analisi documentale relativa:
– all’organizzazione del lavoro;
– alla gestione della sicurezza;
– agli indicatori aziendali correlati allo stress (quali ad esempio gli indici infortunistici, l’assenteismo e la frequenza nella cessazione dei rapporti di lavoro).
La valutazione prosegue con l’esame dei contenuti del lavoro e del contesto all’interno del quale i lavoratori svolgono la propria attività (vengono quindi presi in considerazione fattori quali: il carico e il ritmo di lavoro, le caratteristiche dell’ambiente di lavoro, la presenza di rapporti interpersonali, la possibilità di evoluzione della carriera etc.).
Sulla base dei dati raccolti vengono individuati i livelli di rischio per le varie mansioni e le eventuali misure di prevenzione e protezione da attuare.
Le attività che le aziende dovranno svolgere per assolvere all’obbligo di valutazione e gestione dei rischi
stress lavoro correlati, non rappresentano soltanto un costo e un dovere per il datore di lavoro, ma
decisamente un’opportunità di investimento vantaggioso in termini di riduzione dei costi, aumento della
produttività e miglioramento dell’immagine aziendale.

I tecnici di Associazione Secur Italia sono disponibili per informazioni e chiarimenti in merito alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato, contattando il numero di telefono 0818718276 o via e-mail:info@securitalia.net offrendo un servizio di valutazione del rischio stress lavoro-correlato perfettamente allineato alle direttive del Testo Unico sulla sicurezza ed agli accordi  mettendo al riparo le aziende dai rischi connessi allo stress lavorativo e dalle sanzioni per l’omissione o la cattiva e/o insufficiente valutazione di questo rischio.

 

Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nella movimentazione manuale di carichi

Quadro riepilogativo dei pericoli e delle possibili misure di sicurezza

Per escludere infortuni e danni alla salute connessi alla movimentazione manuale di carichi o al loro trasporto con agevolatori semplici, è necessaria una perfetta armonizzazione dell’intero processo di movimentazione merci che comprende le seguenti fasi:

  • preparazione (pianificazione, messa a disposizione degli agevolatori, sistemare il carico pronto per essere trasportato)
  • sollevamento del carico
  • movimentazione manuale o con agevolatori
  • deporre il carico e assicurarlo convenientemente

 

Il seguente quadro riepilogativo è uno strumento utile per preparare i lavori, per analizzare le fasi di trasporto e per trovare soluzioni pratiche.

 

Attività: Sollevamento del carico

Pericoli Possibili misure di sicurezza
Carico da trasportare: Spigoli vivi o bave, punti di schiacciamento, imballaggi difettosi.

 

Conseguenze: ferite da taglio, contusioni.

  • Valutare il carico prima di afferrarlo. Attenzione, niente fretta!
  • Usare imballaggi o contenitori appropriati.
  • Riparare gli imballaggi difettosi.
  • Eliminare o coprire gli spigoli vivi o le bave.
  • Usare guanti di lavoro o manopole protettive di cuoio.
  • Richiedere o far effettuare delle modifiche costruttive
Carico troppo pesante, postura non corretta.

 

Conseguenze: stiramenti, strappi muscolari, danni alla colonna vertebrale.

  • Non trasportare manualmente i carichi troppo pesanti: perciò usare agevolatori, frazionare il carico o trasportarlo in due.
  • Avere cura della corretta posizione del corpo in fase di sollevamento (tecnica di sollevamento corretta). Evitare torsioni del tronco in fase di trasporto
Carico che scivola per terra o sfugge di mano.

 

Conseguenze: escoriazioni, contusioni, fratture.

  • Pulire il materiale prima di trasportarlo.
  • Usare agevolatori adatti, quali organi di presa a pinza, a ganci, a calamita.
  • Usare guanti con superficie antiscivolo.
Spostamento, rovesciamento del carico.

 

Conseguenze: escoriazioni, ferite da taglio, contusioni, fratture.

  • Depositare e accatastare in modo sicuro il materiale trasportato.
  • Disfare le cataste dall’alto verso il basso.

 

 

Attività: Movimentazione manuale del carico

Pericoli Possibili misure di sicurezza
Postura non corretta.

 

Conseguenze: stiramenti, strappi, mal di schiena, danni alla colonna vertebrale.

  • Distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo eretta la parte superiore del corpo, ossia con la schiena diritta (tecnica corretta di sollevamento).

 

Scarsa collaborazione tra le persone coinvolte.

 

Conseguenze: stiramenti, strappi muscolari, danni alla colonna vertebrale, contusioni, fratture.

  • Concordare prima le fasi del trasporto e i comandi da usare.
  • I comandi devono essere dati da una sola persona.
  • Istruire e promuovere il lavoro di squadra.
Urto contro strutture fisse od ostacoli.

 

Conseguenze: contusioni.

  • Tenere libere le vie di trasporto.
  • Usare solo le vie di trasporto sufficientemente larghe.
  • Evitare la fretta
Scivolare su fondo umido e sdrucciolevole, inciampare in asperità del terreno o contro ostacoli.

 

Conseguenze: stiramenti, contusioni, fratture, ferite alla testa.

  • Vie di trasporto con superfici di calpestio sicure e libere da ostacoli.
  • Garantire una regolare manutenzione delle vie di trasporto.
  • Eliminare immediatamente le asperità del ter reno, ossia buche e ostacoli.
  • Avere cura dell’ordine e della pulizia.
  • In inverno badare al pericolo di ghiaccio.
  • Segnalare i punti pericolosi sulle vie di trasporto.
  • Assicurare una buona illuminazione e prevedere interruttori della luce pratici da azionare
Carichi che limitano la visuale.

 

Conseguenze: contusioni, lesioni gravi da caduta.

  • Trasportare il carico in modo da vedere eventuali ostacoli e asperità del terreno.
  • Evitare di trasportare carichi ingombranti su scale a pioli e scale a gradini.
  • Trasportare in due i carichi ingombranti
Modo inidoneo adottato nella movimentazione di carichi, ad es. le botti.

 

Conseguenze: tagli e contusioni.

  • Usare agevolatori appropriati, ad es. «fassboy».
  • Far rotolare le botti tenendo sempre la mano aperta.
  • Usare i guanti.
Peso eccessivo del carico.

 

Conseguenze: sforzo fisico eccessivo, perdita dell’equilibrio, strappi muscolari, stiramenti, lesioni alla colonna vertebrale e alle articolazioni.

  • Utilizzare agevolatori appropriati.
  • Frazionare il carico.
  • Trasportare il carico in due.
Errata valutazione del baricentro del carico.

 

Conseguenze: perdita dell’equilibrio.

  • Segnare il baricentro sul carico stesso o sull’imballaggio.
  • Aprire i carichi di contenuto sconosciuto per poter valutare correttamente la posizione del baricentro oppure sollevare il carico brevemente da diversi lati
Sopravvalutare le proprie forze, trasportare da soli invece che in due.

 

Conseguenze: sforzo eccessivo.

  • Rivedere l’organizzazione del trasporto.
  • Lavorare in gruppo.

 

 

 

Attività: Movimentazione del carico con mezzi ausiliari di trasporto

Pericoli Possibili misure di sicurezza
Uso di mezzi ausiliari di trasporto inadeguati o danneggiati, disposizione sbagliata del carico.

 

Conseguenze: ferite da leggere a letali – a seconda del tipo e del peso del carico o dell’agevolatore.

  • Lavorare solo con agevolatori adatti: carrelli porta-bombole, carrelli per casse, sacchi, ecc.
  • Controllare periodicamente l’agevolatore.
  • Ritirare immediatamente gli agevolatori danneggiati e farli riparare.
  • Evitare di caricare l’agevolatore su un solo lato.
Urti spingendo gli agevolatori.

 

Conseguenze: contusioni.

 

Ribaltamento del carico a causa di asperità del terreno o di ostacoli.

 

Conseguenze: contusioni.

  • Attenzione: evitare la fretta!
  • Contrassegnare e tenere libere le vie di trasporto.
  • Usare solo vie di trasporto sufficientemente larghe e libere.
  • Eliminare i dislivelli e le asperità nel terreno, quali buche e soglie.
  • In presenza di piccole asperità nel terreno, usare agevolatori con ruote di gomma o pneumatici.
  • Curare l’ordine e la pulizia.
Caduta di carichi instabili, spostamento del carico e ribaltamento dei mezzi di trasporto circolanti a velocità eccessiva, ad es. ribaltamento nelle curve con veicoli sovraccarichi.

 

Conseguenze: ferite da leggere a letali – a seconda del tipo e del peso del carico o del mezzo di trasporto.

  • Fissare i carichi, ad es. con sponde, cinghie, dispositivi di bloccaggio.
  • Usare contenitori adatti per il trasporto.
  • Adattare la velocità per evitare il ribaltamento del mezzo di trasporto o spostamenti del carico nelle curve.
  • Rispettare la portata dell’agevolatore.
  • Non superare la portata dei contenitori usati per il trasporto.
  • Mettere a disposizione contenitori di trasporto in numero sufficiente

 

Attività: Posare e assicurare il carico

Pericoli Possibili misure di sicurezza
Postura non corretta. Conseguenze: stiramenti, strappi muscolari, danni alla colonna vertebrale.
  • Distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo eretta la parte superiore del corpo, ossia con la schiena diritta (tecnica corretta di sollevamento). Nel posare a terra il carico evitare torsioni del tronco.

 

Impigliamento o schiacciamento delle mani infilate sotto il carico o causa della superficie di appoggio cedevole o non piana.

 

Conseguenze: ferite alle dita o alle mani.

  • Appoggiare il carico prima su uno spigolo.
  • Posare i carichi su superficie resistenti e piane.
  • Usare appoggi adatti quali legname squadrato delle giuste dimensioni
Colpo di frusta degli agevolatori di trasporto quali carrelli a due ruote, bilancieri, leve.

 

Conseguenze: contusioni, fratture, ferite al viso e agli occhi.

  • Non usare agevolatori per lo spostamento manuale di carichi non controllabili con le proprie forze.
  • Tenere lontano il corpo o parti del corpo dalla zona di possibili colpi di frusta degli agevolatori
Ribaltamento del carico, carichi sfuggiti di mano.

 

Conseguenze: ferite da taglio, contusioni, fratture semplici o complicate.

  • Usare accorgimenti contro il ribaltamento.
  • Per quanto possibile, posare a terra il carico in senso orizzontale e non verticale.
  • Deporre il carico sulla sua superficie più grande.
  • Pulire il materiale prima di trasportarlo.
  • Usare agevolatori adatti, quali organi di presa a pinza, a ganci, a calamita.
  • Usare guanti con superficie antiscivolo.

Per maggiori informazioni: info@securitalia.net